Italia, Torino. In una città le statue di celebri personaggi pensano, si parlano e scrutano quanto accade nel mondo intorno a loro. È Giuseppe Garibaldi, posto al centro di una piazza, a rammaricarsi della sua Italia e dell’immoralità degli italiani. La storia si snoda attraverso le grottesche vicende di Leo Buonvento, padre vedovo di due adolescenti (Elia e Maddalena), di Diana, artista squattrinata alle prese con spilorceria, meschinità e ignoranza dei committenti e infine del “grosso” Amanzio, stravagante e a volte burbero personaggio. Elia, timido e alle prese con i numerosi quesiti tipici dell’adolescenza, è amico di una cicogna, Agostina, che dall'alto sorvola la città, ben al di sopra dei suoi abitanti e dei monumenti…